"VOLEVO SOLO SFIORARE IL CIELO" DI SILVIA CIOMPI - RECENSIONE

Buonasera lettori!
Oggi sono qui per recensirvi il nuovo libro di Silvia Ciompi: "Volevo solo sfiorare il cielo".
Lo stile narrativo della scrittrice resta uno dei miei preferiti in assoluto. Penso a quanta sensibilità possa avere una persona dentro di sé per trasferire su carte le emozioni in questo modo. Prima di procedere con la vera e propria recensione mi sento di dire un'altra cosa: la scrittrice è molto giovane e benché avessi amato anche i primi suoi due romanzi, ho percepito una crescita significativa nella stesura di questo suo terzo romanzo, cosa che mi ha reso molto felice, perché è sempre bello vedere crescere professionalmente qualcuno.



Titolo: Volevo solo sfiorare il cielo
Autrice: Silvia Ciompi
Prezzo cartaceo: € 17.00
Prezzo ebook: € 9.99
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 411
Data di pubblicazione: 9 marzo 2021

TRAMA

Dopo la morte della madre Emma, Clelia ha smesso di vivere. Nasconde le cicatrici sotto il trucco pesante e le magliette scure troppo lunghe, con il silenzio unico compagno delle sue giornate, da cui la musica, tanto amata da Emma, è bandita. Il giorno del suo compleanno, quando la nonna le consegna la chiave di uno scantinato che le aveva comprato la madre per allestire una web radio, Clelia all'inizio non ne vuole sapere, poi la curiosità di scoprire il suo ultimo piano ha la meglio. Ed è proprio fuori dallo scantinato, sotto il sole cocente di giugno, che conosce Lorenzo, appena arrivato all'Isola d'Elba da Roma, con i suoi ricci ribelli, la faccia da schiaffi e un sorriso arrogante. Tra i due prima è guerra aperta, poi tregua armata, infine pace che assomiglia tanto all'amore. E all'improvviso, mentre l'estate infuria e l'afa diventa sempre più opprimente, Clelia non si nasconde più e la musica torna a fare da colonna sonora ai suoi giorni. Ma la ragazza non sa che Lorenzo è in fuga da tutto, soprattutto da se stesso, e si porta dentro un terribile dolore. Una volta che i segreti di entrambi verranno svelati, la loro storia sopravvivrà ai contraccolpi della vita? Dopo "Tutto il buio dei miei giorni" e "Tutto il mare è nei tuoi occhi", Silvia Ciompi ci consegna una nuova storia d'amore spaccacuore.

RECENSIONE

Avrei voluto dirti di scappare e farlo veloce, senza voltarti indietro, che con questo posto squallido con la tua pelle bianca non ci si mischia e i tuoi occhi azzurri come il cielo ci soffocano tra tutto 'sto cemento. Diventano grigi in un attimo.

"Volevo solo sfiorare il cielo" è la storia di Clelia, uno scricciolo testardo e ossuto che si veste solo di nero e si nasconde, insieme al suo dolore, dal resto del mondo, e di Lorenzo un giovane spavaldo che trattiene segreti nel suo cuore; ma è anche la storia di tante persone che si intrecciano alle vite dei protagonisti e che, nonostante sembrino personaggi secondari, sono delle voci che urlano forte il loro dolore, il loro amore, la loro storia e che avvolgono il tempo passato, presente e futuro di Clelia e di Lorenzo.

Un romanzo che dissotterra le radici profonde di ognuno di noi, che riporta alla luce sentimenti, scenari, immagini mentali che tutti conserviamo in fondo al cuore, e che forse a volte dimentichiamo e trascuriamo. Una storia che ci ricorda da dove ognuno di noi è partito: da quando eravamo tutti dei bambini sognanti tra le braccia dei genitori e dei nostri nonni. Racconta di quanto sia difficile vederci cambiare, ritrovarci tutti più grandi e più vecchi, tanto che a volte fatichiamo a riconoscerci, ad amarci ancora. 

Ha capito che ha qualcosa dentro, che ha qualcosa addosso, che le fa male da morire, Forse perché, per la prima volta, si è fermato a guardarla davvero. Forse perché riconoscere negli altri il buio, quando il buio ce l'hai nel cuore e nella testa, è molto più facile.

"Volevo solo sfiorare il cielo" è ambientato su un’isola, ed è esso stesso un’ isola. È caratterizzato dalla gioia profonda di quando esplode l’estate e nell’isola la vita arriva e si espande a macchia d’olio, e pulsa e ogni cosa rinvigorisce; ed è caratterizzato anche dalla desolazione di quando arriva l’inverno, e con lui arrivano anche il freddo e la solitudine. 

La storia di Clelia e Lorenzo ci fa capire che in fondo siamo tutti delle isole, e quando la vita ci prende a schiaffi e ci tenta di distruggere, ci ostiniamo a galleggiare al largo da soli, ché abbiamo paura di macchiare chi ci ama del nostro dolore. 

Una vicenda che vi condurrà in una narrazione avvincente e incalzante, carica di colpi di scena e di emozioni, che a tratti vi devasteranno, ed è la ragione per cui questo libro vi resterà appiccicato addosso: delle cose facili non rimane mai nulla, di quelle difficili ci ricordiamo ogni emozione, e sono le più belle. Vi porterà in ogni luogo della meravigliosa Isola d’Elba, vi farà percepire l’amore che i protagonisti hanno per la loro isola, facendovi sentire parte di lei.

Non mi fa più paura il buio, sai ma'. Perché è la luce quella che illumina ogni stortura, ogni crepa.

Un libro che vi insegnerà a non essere ingordi, a non voler mangiare tutta la felicità del mondo per sempre, che forse uno può dire di aver vissuto davvero solo quando la Felicità, quella vera, l'assaggia e l’assapora con discrezione anche per poco tempo: solo un attimo fuggente può bastare per una vita intera; che vivere non è una questione di tempo, vivere è scegliere di essere vivo, anche solo per il tempo di una vertigine di qualche minuto in mezzo al cielo.

Un abbraccio,

Marta





4 commenti:

  1. Analisi super approfondita e apprezzo sempre quando si denota una crescita dell'autore

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  2. Un'ottima recensione la tua per un libro che, dalle tue parole, ti ha sicuramente trasmesso molte emozioni

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    1. Moltissime emozioni, davvero ❤️ grazie per l'apprezzamento alla mia recensione ❤️

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