Dopo tanto tempo ritorno (e spero definitivamente) con una nuova recensione.
Si tratta di un libro che vi avevo già consigliato per la rubrica "Old but Gold", ma di cui non vi avevo mai fatto la recensione, ed essendo un libro che veramente amo e che vale la pena leggere, oggi ho deciso di parlarvene dettagliatamente.
Titolo: Mille splendidi soli
Autore: Khaled Hosseini
Prezzo cartaceo: €20.00
Prezzo ebook:€7.99
Editore: Piemme
Pagine: 448
Genere: Narrativa contemporanea
Data di pubblicazione: 28 ottobre 2008
TRAMA
A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua kolba di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l'arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa di Herat, dove il padre non la porterà mai perché lei è una harami, una bastarda, e sarebbe un'umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L'unica cosa che deve imparare è la sopportazione. Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell'aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashto e ogni sera le da la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra. Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall'intreccio di due destini, una storia indimenticabile che ripercorre la Storia di un paese in cerca di pace, dove l'amicizia e l'amore sembrano ancora l'unica salvezza.
RECENSIONE
Imparalo adesso e imparalo bene, figlia mia. Come l'ago della bussola segna il nord, così il dito accusatore dell'uomo trova sempre una donna cui dare la colpa.
"Mille splendidi soli" è la storia di due donne i cui destini si intrecciano e che si trovano indissolubilmente legate nella lotta per la loro libertà, per il riconoscimento dei propri diritti e del proprio valore in quanto persona. Ambientato in Afghanistan, il romanzo mette in luce i risvolti politici che hanno segnato la storia di questo Paese. Vi è la contrapposizione tra il pensiero del padre di Layla, un uomo illuminato che difende i diritti della figlia femmina promuovendone l'istruzione, incoraggiandone i sogni, difendendo la sua libertà di parola e di pensiero e considerando la religione come espressione di culto e non come ispirazione per un'ideologia teocratica islamica, che in casi estremi, come quello del regime talebano, confina la donna a uno stato di inferiorità rispetto all'uomo; e il marito di Mariam, che, a causa di talune vicissitudini, diventerà poi, anche marito di Layla.
Un uomo abbietto, ignorante, che forte della sua autorità in quanto uomo, in un Paese che li privilegia, impone il suo volere alle due donne, costringendole a un'esistenza di privazioni, di dolore, di sottomissione, di mortificazione e di violenza.
Una società non ha nessuna possibilità di progredire se le sue donne sono ignoranti.
Una storia cruda, dilaniante che apre gli occhi su realtà in cui considerare una donna indegna di istruzione, di amore, di libertà è la prassi, la condizione necessaria a relegarla in uno stato di ignoranza ai margini della società. Una pedina facile da controllare.
Da possedere come un oggetto.
Da sfruttare come un servizio.
Massaia.
Procreatrice.
Cuoca.
Amante.
Da gettare quando si rompe.
Da sostituire quando non soddisfa le aspettative.
Un libro dolce e amaro, in cui un'amara sconfitta avrà il sapore di una dolce vittoria, in cui un doloroso sacrificio pianterà le radici per una rigogliosa rinascita e un avvenire promettente.
L'amore era un errore pericoloso e la sua complice, la speranza, un’illusione insidiosa.
La storia di due donne, di un uomo crudele, di una società maschilista, ma anche di un amore negato, che continuerà a fiorire e rifiorire nel cuore di Tariq e Layla, insensibile al tempo e ai dolori. Impavido di fronte alle cicatrici e agli ostacoli.
Alla prossima,
Marta
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