"LA CASA DELLE VOCI" DI DONATO CARRISI - RECENSIONE

Buongiorno lettori!
Eccoci qui, rientrate dalle vacanze, per tornare a parlare di libri.
Il romanzo di cui vi parlerò oggi è “La casa delle voci” di Donato Carrisi, un giallo psicologico di cui vi dirò tutti i dettagli nella recensione.

Titolo: La casa delle voci
Autore: Donato Carrisi
Prezzo cartaceo: € 22.00
Prezzo ebook: € 12.99
Editore: Longanesi
Genere: Thriller
Pagine: 400
Data di pubblicazione: 2 dicembre 219
TRAMA
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l'ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l'addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall'altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un'illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un'adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l'assassina è proprio lei.
RECENSIONE
Per un bambino la famiglia è il posto più sicuro della terra. Oppure, il più pericoloso.
"La casa delle voci credo" sia il miglior libro che ho letto quest’anno e sicuramente il miglior thriller che io abbia letto negli ultimi anni.
La narrazione è spettacolare, scorrevole e imprevedibile. A differenza di svariati romanzi dello stesso genere, in cui i protagonisti si muovono come pedine lungo le trame del caso da risolvere, Carrisi dà grandissima importanza ai personaggi anche per ciò che concerne il loro aspetto umano e non solo il ruolo che rivestono nella storia.
Nessuno vuole veramente ascoltare ciò che hanno da dire i bambini.
Il romanzo è scritto divinamente, con un registro e uno stile che incantano il lettore dall’inizio alla fine. Il lessico è preciso, ma non vi è l’abuso del linguaggio tecnico che spesso appesantisce i libri gialli: Carrisi trova un equilibrio perfetto, crea un connubio di umanità e risvolti noir che vi commuoveranno e allo stesso tempo vi faranno schizzare il cuore in gola. Ammetto di aver sussultato spesso, al minimo rumore, durante la lettura del romanzo, tanta era la tensione e il mio totale isolamento dal resto del mondo.
Le storie dell’ipnotista di bambini, Pietro Gerber, di Hanna Hall, una strana donna australiana venuta in Italia per farsi aiutare da lui, di un piccolo paziente e di altri personaggi che Carrisi introduce a momento debito con precisione analitica, si intrecceranno in maniera del tutto inaspettata, rivoltando il mondo del protagonista e anche quello del lettore.
Entrambi erano accomunati dal fatto che qualcuno aveva voluto arbitrariamente salvarli.
Un thriller che vi farà scoppiare il cuore già dalle prime tre pagine, che ingannerà tutte le vostre intuizioni e che tra atmosfere lugubri e colpi di scena urlerà al vostro cuore la più grande delle verità: niente, niente, niente è mai come sembra.

A presto!
Marta









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