"L'ANNO DOPO DI TE" DI NINA DE PASS - RECENSIONE

Buongiorno lettori!
Oggi recensisco per voi "L'anno dopo di te", un romanzo intenso e commovente.
Seguitemi nella recensione per saperne cosa ne penso!




Titolo: L'anno dopo di te
Autrice: Nina De Pass
Prezzo cartaceo: € 17.90
Prezzo ebook: € 9.99
Editore: Sperling&Kupfer
Pagine: 320
Genere: Narrativa Contemporanea
Data di pubblicazione: 17 settembre 2019

TRAMA

San Francisco, notte di Capodanno. Come ogni sedicenne popolare che si rispetti, Cara si sta preparando a partecipare alla festa del secolo. Lei e Georgina, la sua migliore amica, indossano gli abiti comprati per l'occasione, si truccano come delle star e inventano una scusa per depistare i genitori riguardo la loro reale destinazione; dopodiché si precipitano a salutare l'anno nuovo in compagnia di tutti gli amici. Nel corso della serata, però, qualcosa va storto e le due amiche lasciano la festa in anticipo. Salgono in auto, imboccano l'autostrada e vengono travolte da un camion. Dopo lo schianto, Cara è l'unica a essere estratta viva dalle lamiere. Per nove mesi, la ragazza smette di vivere e rimane sospesa in una sorta di limbo, in cui a farla da padrone sono l'insonnia, il dolore e il senso di colpa. Disperata, sua madre decide di mandarla a Hope Hall, un collegio svizzero sperduto tra i monti, nella speranza che la figlia torni a essere quella di un tempo e ritrovi la voglia di vivere. Sulla sfondo incantato delle Alpi, Cara cerca di tenere tutti alla larga e di impedirsi di ricominciare, ergendo dei muri che, pian piano, vengono abbattuti dai suoi nuovi amici. E in particolare da Hector, un ragazzo affascinante, anticonformista e forse in grado di comprendere ciò che Cara sta passando meglio di chiunque altro. Più lei si avvicina a Hector, più la vecchia vita le sembra distante un milione di anni luce. Col passare dei mesi, infatti, Hope Hall ha il sapore di una rinascita, ma come può Cara concedersi la seconda occasione che a Georgina è stata negata per sempre? Un romanzo che racconta di rinascita, di empatia e del potere salvifico dell'amicizia.

RECENSIONE

Ci sono due tipi di bugie. Lo so, l'ho sempre saputo. Ma a un certo punto ho scelto di perdere di vista la differenza.

Quando dall’altro capo del telefono, di un numero famigliare, che hai composto milioni di volte c’è il silenzio, un pezzetto alla volta il tuo cuore si frammenta. Quando, nonostante ciò, non puoi smettere di chiamare perché la voce della segreteria è un mantra che ti aiuta ad andare avanti, diventi quasi dipendente dal gesto abitudinario di chiamare. Solo che ora chiami un fantasma e anteponi il passato al presente e al futuro.

Questa è la storia di Cara, del suo dolore. Della decisione presa, in parte consapevolmente, di sopravvivere, senza vivere mai davvero. Perchè lei non lo merita. Il suo senso di colpa è troppo grande, è troppo vasto. Ha invaso ogni parte del suo corpo e del suo spirito.

Il mondo mi crolla addosso, gli occhi si annebbiano e la desolazione mi travolge. Non c'è rimedio a questa tristezza. E' una tristezza senza fondo.

Arrivata alla scuola di Hope Hall, nominata “La Scuola delle Cause Perse”, un posto idilliaco, immerso nella neve, che sembra uscito da una favola e che si trova in Svizzera lontano dal suo paese natio, Cara incontrerà la vera amicizia, riuscirà a raccontare la verità su quella notte maledetta e si toglierà i pesi che le gravavano addosso ancorandola al passato e impedendole di volare verso il futuro, che una qualsiasi ragazza della sua età, merita.

Nella scuola di Hope Hall, incontrerà Hector, un ragazzo enigmatico, che dietro a un sorriso strafottente, a un’ostentata sicurezza, e a quello che sembra un innato ottimismo, nasconde l’ombra di un dramma, dal quale è difficile separarsi. Negli occhi di Cara, Hector legge una rassegnazione che gli è ormai famigliare, capisce che ancora non si è decisa: non sa se vuole vivere o morire. Si trova ancora nel limbo lugubre dell’indecisione tra il buio e la luce. Il suo cuore decide per lui e così, mosso da sentimenti di protezione prima, e da emozioni di altro genere poi, Hector riuscirà a far sorridere Cara e forse, per quanto nei suoi occhi ci sia ancora un’angoscia preoccupante, ad accendere una speranza.

Apro la rubrica, trovo il suo numero e per un momento il mio dito resta sospeso sullo schermo. Chiudo gli occhi, inspiro a fondo, poi lo cancello.

Una storia commovente, che incarna il dolore con realismo e delicatezza; che impersona l’assenza persistente di chi non c’è più, ma anche una storia di coraggio, il coraggio di chi sceglie di non scappare nonostante le difficoltà e di non giudicare, e quello di chi decide di lasciar andare l’anima di chi si ha amato, senza tenerla più ancorata qui, e si gira per camminare avanti, e non indietro, da sola, o con una compagnia diversa.



Vi mando un bacione e alla prossima,

Marta




2 commenti:

  1. Risposte
    1. Ciao! Non so perchè ho letto in ritardo il tuo commento. Grazie di aver condiviso con noi il tuo pensiero, anche a me è piaciuto tantissimo! Un abbraccio e lasciaci altri commenti in futuro se ti va, sono sempre ben accetti.

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