"TUTTO IL MARE E' NEI TUOI OCCHI" DI SILVIA CIOMPI - RECENSIONE

Buongiorno lettori, oggi sono qui per recensire il secondo libro della serie di Silvia Ciompi: "Tutto il mare è nei tuoi occhi".
Ho adorato il primo (di cui potete trovare la recensione qui) e ho adorato ancora di più questo secondo capitolo. Secondo me la scrittrice professionalmente è cresciuta.




Titolo: Tutto il mare è nei tuoi occhi
Autrice: Silvia Ciompi
Prezzo cartaceo: € 17.90
Prezzo ebook: € 9.99
Pagine: 326
Editore: Sperling&Kupfer
Genere: Narrativa Contemporanea
Data di pubblicazione: 4 giugno 2019

TRAMA

Ci sono persone che vedi una volta e ti lasciano subito il segno, come se ti firmassero la pelle con il loro nome e si mischiassero alle tue molecole. Bolognini Mirko, detto Bolo, è una di quelle. Con i suoi tatuaggi sbiaditi, i ricci scombinati e il sorriso più strafottente dell'universo, è entrato nella vita di Gheghe senza avvisare, un pomeriggio d'inverno, mentre fuori il cielo grigio minacciava pioggia, e da lì non è più andato via. E Gheghe non si è nemmeno resa conto di quello che stava succedendo, troppo presa a viverla, la vita, per avere paura. Nessuno dei due aveva mai pensato che amare qualcuno potesse essere così. Così bello, così vero, così pieno di risate, di baci e così doloroso. Anche adesso che sono passati mesi dal loro addio, ogni volta che i loro sguardi s'incrociano è un cortocircuito. Come se nulla fosse cambiato e toccarsi fosse ancora inevitabile. Entrambi sanno di essere troppo diversi per stare insieme: lui fedele da sempre soltanto alla curva dello stadio, perché è lì che ha imparato a camminare, a correre, a guidare il tifo e a prendersi a pugni; lei ai suoi libri, perché è lì che ha iniziato a sognare. Ma l'amore non si può controllare, arriva dritto come un colpo ben assestato che non ti aspetti. Un amore inatteso e travolgente, che sa mordere la vita, come solo a vent'anni si può fare.

RECENSIONE


Mi lascio strappare un pezzo che gli rimane impigliato negli occhi, mischiato all'inchiostro che lo sporca, a quei tatuaggi che ormai conosco a memoria.


Le storie d’amore in cui tutto va liscio, in cui il principe azzurro arriva a risolvere ogni problema, sono un grande classico, sono molto romantiche, ma non avranno mai lo stesso fascino di due cuori pazzi, di due anime deturpate, che si incontrano per amarsi, per sopravvivere e per imparare a vivere.
Bolo, portuale dalla vita sregolata, ultrà dall’anima fervente e Gheghe studentessa di filosofia, proveniente da una famiglia altolocata, semplice, un po’ bambina. Non hanno niente in comune eppure forse è proprio questo che li rende unici: due frammenti errati di un puzzle che si incastrano a forza, che creano un disegno strano, deformato, imprevisto, ma che non vogliono più separarsi per cercare l’incastro giusto, che a loro va bene essere sbagliati assieme.

Prima di farti perdere nel buio, mi sarei privato del sole e sarei rimasto con te nella notte nera.

La trama conquista da subito il lettore per la sua originalità e la sua dinamicità fatta di flashback, di punti di vista alternati e colpi di scena; e lo stringe in una morsa di sentimenti intensi che lo sconquassano. 

Lo stile della Ciompi è uno dei più introspettivi che abbia mai letto: con metafore e paragoni raffinati riesce a descrivere in ogni più dettagliata forma e minuzia le emozioni dei suoi protagonisti e anche quelle del lettore che si identifica inscindibilmente con loro.

Ho amato questo libro dall’inizio alla fine. Ho riso, ho pianto, ho sofferto. È un libro intenso, impetuoso, a tratti struggente, che si alimenta di un amore sconfinato, contorto e difficile.

E che quel nome, Margherita, è il nome di una cosa pulita, di una cosa bianca, con una goccia di sole al centro. Senza macchie.

Il senso di appartenenza che Bolo sente per la curva e la vita da ultrà e più del tifo calcistico, è uno stile di vita, una consapevolezza, un rifugio. Il suo senso di giustizia nei confronti dei suoi fratelli permea tutto il libro e nonostante i banditi, siano considerati avanzi di galera ai margini della società da tutti, la loro lealtà è un sentimento vero, un credo, un’unione che è sconosciuta ai più dei chierichetti incravattati che li giudicano. Un bellissimo messaggio su quanto le apparenze possano ingannare e su quanto un uomo, un portuale che vive in un quartiere sgangherato abbia un cuore incasinato, ma di come sappia amare con tutta l’intensità, la rabbia e il temperamento di cui c’è bisogno nella vita difficile e crudele, di uno così.

Gheghe, con il cuore dilaniato e impaurito dai suoi traumi si riaffaccia alla vita con un coraggio fervente e che non si lascia intimorire di fronte a niente, che lei l’amore ha capito che cosa sia e non è disposta rinunciarci. Così, con un’incoscienza che solo una persona appassionata può avere, sfida la sorte e il destino. Perdona e ricomincia.

Tutto il  mare è nei tuoi occhi, Margherita, e io lo so che se non faccio attenzione, va a finire che ci affogo dentro.

Una storia su due cuori disperati, contorti e incoscienti, rotti e difettati che si spartiscono il sangue amaro, avvelenato e ricominciano da lì, che loro due separati non possono stare, che sono due metà perfette di un destino imperfetto.


Vi abbraccio,

Marta





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