"A UN METRO DA TE" DI RACHAEL LIPPINCOTT - RECENSIONE

Buongiorno a tutti!

Oggi sono felicissima di potervi parlare della mia ultima lettura. Ho da poco terminato "A un metro da te" di Rachael Lippincott. Questo romanzo vi dirà sicuramente qualcosa, dato che da poche settimane fa è uscita la sua trasposizione cinematografica. Siete curiosi di conoscere il mio pensiero? Allora preparatevi a leggere la recensione.

Titolo: A un metro da te
Autore: Rachael Lippincott
Editore: Mondadori
Prezzo cartaceo: €17.00
Prezzo ebook: €8.99
Pagine: 236
Genere: Young adult

TRAMA

A Stella piace avere il controllo su tutto, il che è piuttosto ironico, visto che da quando è bambina è costretta a entrare e uscire dall'ospedale per colpa dei suoi polmoni totalmente fuori controllo. Lei però è determinata a tenere testa alla sua malattia, il che significa stare rigorosamente alla larga da chiunque o qualunque cosa possa passarle un'infezione e vanificare così la possibilità di un trapianto di polmoni. Una sola regola tra lei e il mondo: mantenere la "distanza di sicurezza". Nessuna eccezione.

L'unica cosa che Will vorrebbe poter controllare è la possibilità di uscire una volta per tutte dalla gabbia in cui è costretto praticamente da sempre. Non potrebbe essere meno interessato a curarsi o a provare la più recente e innovativa terapia sperimentale. L'importante, per lui, è che presto compirà diciotto anni e a quel punto nessuno potrà più impedirgli di voltare le spalle a quella vita vuota e non vissuta, un viaggio estenuante da una città all'altra, da un ospedale all'altro, e di andare finalmente a conoscerlo, il mondo.

Will è esattamente tutto ciò da cui Stella dovrebbe stare alla larga. Se solo lui le si avvicinasse troppo, infatti, lei potrebbe veder sfumare la possibilità di ricevere dei polmoni nuovi. Anzi, potrebbero rischiare la vita entrambi. L'unica soluzione per non correre rischi sarebbe rispettare la regola e stare lontani, troppo lontani, uno dall'altra. Però, più imparano a conoscersi, più quella "distanza di sicurezza" inizia ad assomigliare a "una punizione", che nessuno dei due si è meritato. Dopo tutto, che cosa mai potrebbe accadere se, per una volta, fossero loro a rubare qualcosa alla malattia, anche solo un po' dello spazio che questa ha sottratto alle loro vite? Sarebbe davvero così pericoloso fare un passo l'uno verso l'altra se questo significasse impedire ai loro cuori di spezzarsi?

RECENSIONE

Dopo aver versato un fiume di lacrime per "Colpa delle stelle" ero terrorizzata da questo romanzo della Lippincott. I protagonisti infatti si conoscono in ospedale, mentre stanno combattendo la fibrosi cistica, una malattia genetica che, per chi non lo sapesse, produce troppo muco nei polmoni e non permette a chi ne è affetto di poter respirare normalmente. Per questo motivo un solo raffreddore, che per noi è una cosa comune, per i malati di FC può causare seri problemi. 

Stella è una ragazza che organizza meticolosamente la sua vita. Ha una lista di cose da fare durante il giorno e le piace raccontare la sua storia girando video che poi posta su YouTube. È una ragazza dolce, semplice e nonostante la fibrosi cistica non le permetta di vivere una vita normale, cerca di non demoralizzarsi, ma combatte con i denti e con le unghie quella malattia che la sta mettendo al tappeto, trasmettendo la sua forza anche ai genitori. 

Will invece è stanco di combattere. Non riesce più a sopportare il fatto di dover entrare e uscire dagli ospedali, di provare continuamente cure nuove, di non poter girare il mondo come vorrebbe. Ama disegnare fumetti e non ha peli sulla lingua. È un tipo tosto che sono certa vi piacerà.

Li guardo tenersi la mano e scambiarsi occhiate languide, mi domando come mi sentirei se qualcuno mi guardasse in quel modo. Tutti guardano sempre le mie cannule, le mie cicatrici, il mio sondino, non me.  

Il loro incontro farà traballare la vita pianificata di Stella e la rassegnazione di Will. I due però devono stare a due metri di distanza l'una dall'altro e non possono nemmeno sfiorarsi, per non rischiare di trasmettersi qualche batterio che potrebbe peggiorare la loro salute. In ogni caso Will e Stella vogliono viversi e prendendo le dovute precauzioni sentono di voler trascorrere del tempo insieme, di conoscersi e di vivere i loro diciotto anni nel modo più normale possibile... ma sarà la scelta giusta o il loro rapporto li metterà irrimediabilmente in pericolo?

Con questo romanzo ho letteralmente fatto un giro sulle montagne russe. In alcuni momenti ero contentissima e avevo gli occhi a cuoricino, in altri invece mi trovavo con le lacrime agli occhi. La storia che la Lippincott ci racconta è sicuramente una storia dolorosa, ma spietatamente reale. Ci siamo mai chiesti quante sono le persone che al giorno d'oggi combattono quotidianamente con questa malattia? Quanti sono quei ragazzi che non possono rincorrersi a lungo, perché i loro polmoni non lo permetterebbero? Queste sono quelle storie che ti fanno fermare a riflettere e proprio da questi racconti capisci di essere decisamente fortunato.

Al solo pensiero, mi fanno male tutte le ossa. Peggio degli interventi o delle infezioni o di svegliarmi un brutto mattino e non riuscire più a respirare. Ancora peggio del dolore di restare nella stessa stanza con lei e non poterla toccare. 

Stella e Will mi sono piaciuti tantissimo. Sono due ragazzi che rubano qualche centimetro tra loro per sentirsi ancora più vicini, nonostante la distanza. La loro influenza poi, riesce in qualche modo a cambiarli in meglio: Stella finalmente comincia a lasciarsi trasportare dalla corrente della vita e a mollare un po' le redini e Will capisce che a volte lottare può valerne la pena.

Anche se la storia è romanzata, ho apprezzato la decisione della Lippincott di non volerci raccontare la favola, decidendo di non regalarci un finale inverosimile. Anche se questo potrebbe deludere qualche lettore penso sia stata la scelta più giusta che potesse fare.

"Un metro da te" vi farà provare mille emozioni e la sua spontaneità vi entrerà nel cuore. Non siate prevenuti, date una possibilità a questa storia perché sono certa vi rimarrà impressa nella mente per moltissimo tempo. Dopo aver letto il romanzo inoltre, vi consiglio di correre al cinema perché il film è incredibilmente fedele al libro ed è veramente commovente.

Noi abbiamo bisogno di sentire il contatto di chi amiamo, quasi come abbiamo bisogno dell'aria per respirare. Non avevo mai capito l'importanza del contatto, del suo contatto... fino a quando non ho potuto averlo.

Fatemi sapere nei commenti cosa pensate di questo romanzo o se avete intenzione di andare al cinema!

A presto,
Erica








2 commenti:

  1. ... ed io ho fatto uno degli sbagli più grandi: vedere il film prima di iniziare il romanzo, trascinata da una mia amica al cinema. Ma la storia è talmente nelle mie corde che non potrò evitare di leggerlo

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