"LA FATTORIA DEI NUOVI INIZI" DI DEVNEY PERRY - RECENSIONE

Buon pomeriggio lettori, come state?

Ho appena terminato il romanzo di Devney Perry, "La fattoria dei nuovi inizi", pubblicato in Italia dalla Always Publishing e ahimè, mi sarei aspettata molto di più da questo romanzo, che prometteva mille emozioni. Siete curiosi di sapere come mai non sia riuscito a conquistarmi? Allora leggete il mio pensiero.

Titolo: La fattoria dei nuovi inizi
Serie: Jamison Valley #1
Autore: Devney Perry 
Editore: Always Publishing
Prezzo cartaceo: €13.90
Prezzo ebook: €5.99
Pagine: 346
Genere: Romance contemporaneo

TRAMA

Georgia, per tutti Gigi, è una mamma single, risoluta e combattiva, che anela a lasciare la solitudine e la freddezza della vita in una grande città. 
L’occasione per ricominciare da capo si presenta quando riceve un dono totalmente inaspettato da parte di un caro vecchio amico: una fattoria immersa nel verde a Prescott, in Montana, non lontano dal parco di Yellowstone. 
Georgia non ha idea di cosa aspettarsi da una cittadina così piccola, in cui non conosce assolutamente nessuno ma il desiderio di essere parte di una comunità, per sé e sua figlia, è troppo potente da ignorare. 

Jess Cleary ritiene che la fattoria dei Coppersmith, di cui per anni si è preso cura, avrebbe dovuto essere sua ed è convinto che la bella forestiera abbia raggirato il vecchio Ben per farsi regalare la sua tenuta. 
Ma presto Jess si renderà conto che il disegno di Ben era molto più complesso, e la sua eredità qualcosa di molto più importante per il suo cuore: una famiglia. 
Mentre Jess e Gigi iniziano a conoscersi e a piacersi sempre più, nella tranquilla Prescott si verificano strani incidenti, e lo sceriffo dovrà presto impegnarsi con tutte le sue risorse per difendere la città e il suo nuovo amore dal misterioso pericolo che li minaccia. 

RECENSIONE

Avevo moltissime aspettative per questo romanzo da decidere addirittura di mettere da parte le numerose letture, che avevo in arretrato, per dare spazio a questa nuovissima storia. Sono un'amante dei romance che hanno per protagonista un personaggio che decide di lasciare la sua cittadina natale per trasferirsi in un paesino con pochi abitanti. Uno di quelli che fanno fiere a tema, dove i vicini sanno sempre tutto, quei luoghi con poche tavole calde e gente dolce e perbene. 

Proprio per questo motivo non potevo lasciarmi sfuggire il romanzo. La nostra protagonista si chiama Georgia e dopo un passato in cui si è dovuta tirare su le maniche troppo presto, crescendo una figlia da sola e dovendo badare alla madre malata, decide di voltare pagina e, approfittando di un regalo del suo amico Ben, si trasferisce in una fattoria in Montana. Proprio qui incontra Jess, lo sceriffo della cittadina, un tipo piuttosto particolare, che non vedrà di buon occhio la nuova arrivata, al contrario le darà filo da torcere. Ben presto però capirà che Gigi non è quello che sembra e cambierà decisamente idea su di lei...

Volevo ribellarmi, sul serio. Respingerlo impormi e fargli sapere che non poteva certo abbagliarmi con la sua avvenenza e intontirmi con i suoi baci. E invece andò proprio così. E lui lo sapeva, lo stronzo.  
Oltre a esserci tutto il romance che potete immaginarvi, la Devney ha aggiunto un pizzico di mistero alla storia, cercando di darle un po' di grinta in più. A Prescott infatti, alcune inspiegabili situazioni cominceranno a minare la serenità della cittadina, e così ci ritroveremo accanto allo sceriffo nella disperata ricerca dei cattivi della storia.

Tutto l'enorme castello di sabbia che ho costruito per questo romanzo, con la speranza di ritrovarmi tra le mani qualcosa di veramente bello, è stato amaramente distrutto. Inizio col dirvi, ma penso lo avrete senz'altro capito, che questo primo capitolo della Jamison Valley Series non mi è per niente piaciuto. Inizialmente la storia parte bene con l'arrivo della nostra protagonista a Prescott. L'amore e odio che prova nei confronti dello sceriffo riesce a farci sorridere, soprattutto quando Jess cerca in tutti i modi di metterle i bastoni tra le ruote. Poco dopo però, quando Jess capisce che Gigi non è lì per rubare la fattoria, tutto va a rotoli. I nostri protagonisti sono colti da un instalove imbarazzante. Escono insieme una sera e si dichiarano amore eterno. Sicuramente questa è una cosa che non ho apprezzato. Non c'è stato un crescendo dei loro sentimenti, non c'è stato assolutamente nulla di emozionante. 

Mi guadagnai un sorriso. Un sorriso che non potei fare a meno di ricambiare. Un sorriso che fu come una calda ondata di felicità, che mi percorse dalla punta dei piedi alla cima dei capelli. 
Ho trovato Georgia e Jess troppo banali. Lei, nonostante sia molto bella si sente insicura in tutto senza nessuna motivazione. Non prende mai decisioni e si fa andare bene qualsiasi cosa. Jess invece è il tipico uomo dai mille cliché, senza arte né parte. Pretende che le sue decisioni vadano bene a Gigi, è geloso e farebbe cadere ai suoi piedi tutte le donne del pianeta. Sinceramente Jess è stato in grado di farmi saltare i nervi per gran parte della storia.

Non voglio sembrare troppo cattiva, ma credo sia corretto essere sincera. So che i romanzi sono soggettivi, ma bisogna pur sempre essere un minimo oggettivi nel recensire una storia. Per questo motivo vi dico che oggettivamente il romanzo non resta impresso nella mente del lettore, che non riesce a trasmettere delle emozioni che altri romance riescono tranquillamente a fare. La storia era semplice, ma l'autrice avrebbe potuto tranquillamente inserire qualcosa di nuovo capitolo dopo capitolo e non ripetersi continuamente. Anche la parte mistery fallisce miseramente, infatti capiamo sin da subito chi sia il cattivo della storia. La Devney avrebbe potuto dare quel quid in più che avrebbe decisamente reso il romanzo molto più appassionante.

In conclusione lettori non mi sento di consigliarvi "La fattoria dei nuovi inizi", perché non sono mai entrata in empatia con la storia e credo ci siano in circolazione romanzi molto più belli che meritano di essere letti.

Mi piaceva che non sentissimo il bisogno di dover necessariamente riempire ogni secondo conversando.

A presto,
Erica



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