"DOVE FINISCE LA NOTTE" DI DANIELA TULLY - RECENSIONE

Buongiorno lettori!
Oggi sono felicissima di recensire per voi “Dove finisce la notte” di Daniela Tully, edito Garzanti.
Partiamo subito!



Titolo: Dove finisce la notte
Autrice: Daniela Tully
Prezzo cartaceo: € 9.99
Prezzo ebook: € 17.90
Editore: Garzanti
Pagine: 287
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 17 gennaio 2018

TRAMA

Monaco, 1990. Il vento del Nord è arrivato, e con lui quella lettera. Una lettera inaspettata, datata 1944, e destinata a cambiare la vita di Martha Wiesberg per sempre. Martha è una sopravvissuta, ha conosciuto l’odio e la violenza, ma, per la prima volta, ha paura. Paura di quelle parole scritte, del segreto che custodiscono e che la riporta agli anni dell’ascesa di Hitler e del Terzo Reich. Scoprire la verità è pericoloso, ma Martha non ha scelta: deve partire per un luogo che solo lei conosce, anche a costo di abbandonare la nipote, la giovane Maya, che ha allevato e accudito sin dalla nascita.
Stati Uniti, 2016. Morbide colline si stendono a perdita d’occhio fino a incontrare una foresta densa e scura: è qui, nel folto degli alberi, che sorge un antico e lussuoso residence. È qui che Maya cerca di far luce sulla morte della nonna Martha. Era scomparsa nel nulla, molti anni prima. E adesso la scoperta del corpo. Anche se non è riuscita a perdonarla per averla lasciata all’improvviso, Martha sa di doverle molto: è lei ad averle insegnato tutto quello che sa attraverso le sue storie. Favole che narravano di tempi in cui amarsi era proibito, in cui una carezza poteva fare male, in cui la notte pareva senza fine. Ora Maya vede tutto con chiarezza: la nonna ha sempre voluto che lei arrivasse lì, disseminando tanti piccoli indizi nelle sue storie. E adesso ha intenzione di ritrovarli tutti per riportare a galla la verità. Perché c’è un’ultima storia che aspetta di essere svelata. Quella di un amore profondo e contrastato che la guerra ha reso impossibile, ma non ha distrutto. Di una promessa che attende di essere mantenuta. Di un odio che non bisogna dimenticare, perché è capace di uccidere ancora.


RECENSIONE

E l’eco di quelle ultime parole si fece sentire: Fai tutto quello che non ho potuto fare io. Le ci erano voluti anni per capire che cosa le avesse chiesto la nonna.

Un libro che oserei definire travolgente e stratosferico.

Maya si sente sola e non riesce a trovare il suo posto nel mondo e ora ha perso anche la sola persona con la quale si sentiva a casa. Ma sapeva davvero tutto della sua adorata nonna?
Maya scoprirà molto sulla sua vita e si renderà conto, che nonostante la nonna le avesse sempre riservato amore e affetto, in realtà il suo cuore era sbarrato per impedire all'amore e ai ricordi che conteneva di uscire e di poterle fare del male.

Una vicenda che tra passato e presente tesse i destini di nonna e nipote. Due donne che tra gli orrori della guerra e le mostruosità del nazismo prima, e l’indolenza della nostra epoca poi, alzeranno la testa con coraggio, in onore di quel senso di giustizia che sentono nel cuore, che è più importante di tutto, anche delle loro stesse vite. Mosse dall’amore infinito e indiscusso combatteranno ciascuna la sua battaglia, legate profondamente e indefessamente, da un sentimento più forte della morte, che si mescola inevitabilmente al legame di sangue che le rende così simili.

«Ma perché non puoi venire con me?»L’angelo sorride: «Anche se sto morendo, la speranza è sempre l’ultima a morire». E l’angelo chiude per l’eternità i suoi occhi celesti.

Una narrazione impeccabile, con flashback da cardiopalma, vi trasporterà in una storia di intrighi e di misteri che sembrano infittirsi sempre di più, tanto da tenere il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.

Un ritmo per lo più incalzante, che è stato solo in alcuni casi un pochino prolisso: un piccolo difetto facilmente trascurabile, dal momento che la pazienza del lettore verrà ampiamente ricompensata dallo straordinario intreccio.

Cosa posso aggiungere? Un grandissimo libro, una scrittrice dalla bravura disarmante che si cimenta in un romanzo che non so classificare: a tratti storico, a tratti narrativo e con qualche tocco leggero di un’atmosfera thriller. 

Le rughe non erano il ricordo dei sorrisi, ma solchi che le increspavano il viso là dove il dolore lo deformava.

Tra peripezie minuziosamente concatenate, e arcani oscuri e intriganti, verrete trascinati da questo fiume in piena, di emozioni, di eventi, di parole e di amore che, alla fine, è sempre colui il quale riesce a muovere mari e monti e a superare i limiti del tempo, a eludere il confine tra passato e presente.


Spero di esservi stata utile.

Un abbraccio,

Marta






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