"UNA MUMMIA NELL'ARMADIO" DI H. JOKING - RECENSIONE

Buongiorno lettori e buon inizio di settimana, come state?

Oggi vi voglio parlare di un romanzo che è stato in grado di distrarmi  in questo periodo in cui non riuscivo a trovare una storia che fosse in grado di conquistarmi. "Una mummia nell'armadio" di H. Joking, in modo del tutto inaspettato, mi ha fatto ridere ed emozionare. Non perdetevi quindi, questa recensione!

Titolo: Una mummia nell'armadio
Autore: H. Joking
Editore: Triskell Edizioni
Prezzo cartaceo: €12.00
Prezzo ebook: €4.99
Genere: Young adult/Fantasy
Pagine: 268

TRAMA

Ah, l’antico Egitto, le piramidi, la sfinge… i misteri dei faraoni.
La storia mi ha sempre affascinata, lo ammetto, ma mai avrei pensato che un giorno mi sarei portata a casa… una mummia!
No, non l’ho trafugata dal suo sarcofago per i suoi tesori. Per chi mi avete presa?
In realtà è molto peggio di così.
Mi credereste se vi dicessi che la mummia è viva? Lo so, io stessa mi prenderei per pazza. Io, che da sempre ho un’indole positivista. “Provare per credere”.
Eh sì, solo che non potevo non crederci visto che Reshef ha ripreso vita davanti ai miei occhi, mandando a farsi friggere tutte le mie certezze. E la mia tranquillità.
Già. Avete mai provato a vivere con un faraone? Non è sempre la personcina più docile del pianeta. Soprattutto quando si mette in testa qualcosa. Tipo di recuperare i suoi vasi canopi, cosa che gli permetterà di riprendere sembianza umane… O di scoprire chi lo ha ucciso.
Beh, risolvere un mistero di 3000 anni fa, certo, che ci vuole?

RECENSIONE

Se dovessi descrivere questo romanzo con una sola parola direi: sorprendente. Non sto esagerando affatto nel dirvi che per me è stata davvero una sorpresa trovarmi tra le mani una storia che pensavo mi facesse solo sorridere e finire invece ad avere le lacrime agli occhi. Il libro della Joking è originale, divertente e mai banale. Decisamente un sospiro di sollievo in questo periodo di routine che a volte diventa quasi soffocante. 

Che cosa avevo chiuso precisamente nel mio armadio? Possibile che quel mucchio di bende e polvere avesse davvero preso vita?
Chiudete gli occhi per un secondo e immaginatevi di gironzolare tranquilli in un museo e che improvvisamente, una mummia di 3000 anni riprendesse vita davanti ai vostri occhi. Cosa fareste? La nostra protagonista Daphne decide di portarsela direttamente a casa. Quello che la nostra lei si ritroverà tra le quattro mura sarà Reshef, un famoso faraone dell'antico Egitto. Inutile dirvi che trovandosi in un mondo totalmente diverso dal suo, Reshef ne combinerà delle belle, facendoci davvero ridere.

Allora, fu per me come scontrarsi con lo sguardo stesso del tempo. Non avevo mai incrociato occhi provenienti da un passato così lontano e nel nero profondo e misterioso delle sue iridi mi parve per un momento di precipitare.
Non voglio parlarvi troppo della trama, vi basti sapere che i nostri protagonisti dovranno risolvere l'enigma della morte di Reshef e che conosceremo altri personaggi davvero atipici e che inevitabilmente finiremo per affezionarci al loro modo di parlare e di fare. Penso sia davvero complicato scrivere una storia del genere, senza diventare scontati. Credo sia difficile riuscire a descrivere personaggi provenienti da un passato così lontano, rimanendo fedeli al linguaggio e ai modi di fare di quel tempo. La Joking mi ha portata letteralmente in Egitto, descrivendomi abitudini e credenze di quel tempo in modo perfetto. 

Tutte le tenebre del mondo sembravano aver preso alloggio in quella stanza, ma io sapevo che la verità era altra e che quel buio impenetrabile celava in realtà l'unico sole dell'Egitto.
Quindi perché leggere questo romanzo? Perché i protagonisti sono eccezionali e i personaggi secondari non vengono affatto lasciati al caso. Daphne è una tipa davvero tosta e prenderà di petto ogni situazione assurda che gli si parerà di fronte. Il nostro Reshef invece è davvero unico. Mi è piaciuto molto il suo modo di fare e il fatto che abbia voluto conoscere un po' di più quel mondo che lo circondava, rimanendo comunque di fatto un vero e proprio faraone. Inoltre, dovete leggere "Una mummia nell'armadio" perché è una storia ricca di azione, mistero e, cosa che mi ha reso davvero felice, romanticismo. Ho decisamente tifato per questa coppia e il finale mi ha fatto battere il cuore. La storia mantiene inoltre sempre un ritmo incalzante e fidatevi di me, non vi annoierete mai!


Non mi pentivo affatto di ciò che era accaduto e, se anche fosse stato concesso a me di tornare indietro infinite volte, avrei scelto e riscelto di raccogliere quella debole mummia che invocava il mio aiuto al museo.   
Spero davvero di avervi convinti a leggere il romanzo di quest'autrice, anche se credo che una storia che parli di Egitto con un pizzico di romanticismo siano di per sé già un connubio totalmente perfetto.

A presto,
Erica









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