“IL GIORNO CHE IMPARAI A VOLARE” DI KATHERINE CENTER - RECENSIONE

Buongiorno lettori! Oggi vi parlo di un libro di narrativa molto toccante si tratta di “Il giorno che imparai a volare” di Katherine Center, edito Piemme.





Titolo: Il giorno che imparai a volare
Autrice: Katherine Center
Prezzo cartaceo: € 17.90
Prezzo ebook: € 9.99
Editore: Piemme 
Pagine: 368
Genere: Narrativa Contemporanea
Data di pubblicazione: 11 giungo 2019


TRAMA

Margaret Jacobsen vive un momento d'oro: ha un lavoro fantastico, un fidanzato che adora, e tutti i sogni di chi sta per cominciare una vita perfetta. E poi arriva quel giorno, quello in cui la felicità avrebbe dovuto prendere forma nel modo più eclatante. La proposta di matrimonio del suo ragazzo, mentre entrambi si librano alti nel cielo su uno dei piccoli velivoli che lui ama pilotare, la sua grande passione. Ma basta la distrazione di un attimo e, insieme all'aereo, la vita intera di Maggie precipita. In ospedale, costretta a pensare alla possibilità che potrebbe non camminare mai più, Maggie vede crollare tutto intorno a sé: l'amore del fidanzato, vacillante di fronte al tremendo senso di colpa, la carriera, la felicità della sua famiglia. Ma poi arriva Ian: il "peggior" fisioterapista dell'ospedale, quello che le infermiere le sconsigliano per i metodi troppo duri. Ian dai modi bruschi e villani. Ian che la sgrida duramente se non fa i suoi esercizi. Ian, l'unico al mondo a vederla per ciò che è davvero. Perché, a volte, abbiamo bisogno di qualcuno che ci insegni a volare quando ci sembra di non avere più ali da spiegare.


RECENSIONE

Il mio passato non aveva nemmeno avuto il tempo di sbiadire: mi era stato strappato via, tutta la storia di chi ero, di quello che avevo fatto, di tutto ciò in cui avevo mai sperato, non esisteva più.

Come reagiresti se, da un momento all’altro, la tua vita perfetta che stava procedendo verso un glorioso decollo, subisse una battuta di arresto? Come reagiresti se perdessi troppi voli, fino a perdere il conto di quanti, e non riuscissi più a volare?

Questa è la storia di Margaret Jacobsen, una donna di successo, che sta per spiccare un volo fantastico, che la porterà ad avere una vita magnifica, quella che ha sempre progettato, per la quale ha sempre lottato, programmato e fatto tutto con la massima prudenza e con la massima minuzia, con la precisione chirurgica di chi sa dove vuole andare. 

Ma la vita non si può programmare, non è un software. La vita accade, ci piomba addosso, e noi non siamo altro che piccole barchette di carta alla deriva e possiamo solo navigare al meglio delle nostre possibilità per non affondare e sperare in un po’ di buon vento.

Margaret ha lottato per un futuro che non sa se avrà mai, ha fatto tutto per una vita, che alla fine non è andata secondo i piani. Ha trascurato il presente, ha smesso di farsi domande, perchè non c’era bisogno di farsele, era già tutto molto chiaro anche troppo... O forse... No...?

La vita ci sorprende, ci deruba, ci deturpa, ma è anche in grado di aggiustarci. Margaret con la sua grinta e con l'aiuto di Ian e di sua sorella Kitty, tenterà di riprendersi la vita che aveva, salvo poi rendersi conto durante il percorso che forse non è ciò che vuole.


E per lunghe, interminabili ore nere, nel profondo di quella notte, lottai per non annegare, mentre la consapevolezza irrompeva nella corazza della mia coscienza e la riempiva fino all'orlo.

Durante un tortuoso viaggio di difficoltà e di redenzione, Margaret riscoprirà il senso più vero delle cose, riscoprirà sè stessa, il giusto modo di guardarsi e proverà il vero amore.

Una storia che indaga l’anima, che descrive quanto il destino possa essere storpio e spietato, ma anche la sua grazia nel donarci qualcosa di impagabile
Narra dell’importanza della famiglia, anche quando non è perfetta e di come le grandi avversità possano riavvicinare anche persone che pensavamo di avere perduto durante il cammino, o quelle senza le quali credevamo di stare meglio e che invece poi si rivelano le vere ancore alle quali aggrapparsi nei momenti più difficili, che forse amarsi non vuol dire sentirsi tutti i giorni, ma ritrovarsi, capirsi e perdonarsi anche quando il mondo ti mette in ginocchio e la parola perdono assomiglia più a una beffa che a un buon proposito.


[...] Ogni colore è composto da molti altri colori. Se li guardi da vicino sono puntini. Se indietreggi è un pomeriggio sul lago, dove tutti i colori si affidano l'uno all'altro per avere consistenza e significato.

Un libro sulle seconde possibilità, sulle chance che la vita ci propone per farsi perdonare di quelle di cui ci ha privato, che alla fine non si rivelano essere dei premi di consolazione, ma semplicemente finali alternativi ai quali non saremmo mai giunti, e che mai avremmo pensato ci potessero rendere così felici.




Vi abbraccio, 
Marta






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