"OGNI GIORNO COME IL PRIMO GIORNO" DI GIORGIA PENZO - RECENSIONE

Buongiorno a tutti!
Oggi sono qui per parlarvi di un romanzo che mi ha piacevolmente colpito: “Ogni giorno come il primo giorno” di Giorgia Penzo, edito Nord.



Titolo: Ogni giorno come il primo giorno
Autrice: Giorgia Penzo
Prezzo cartaceo: € 16.90 
Prezzo ebook: € 7.99
 Editore: Casa Editrice Nord
Pagine: 310
Genere: Narrativa contemporanea
Data di pubblicazione: 31 maggio 2018


TRAMA

Ogni giorno Petra vorrebbe poter tornare indietro. Vorrebbe poter schiacciare il tasto rewind, vorrebbe poter riavvolgere il nastro, riportare tutto a com'era prima. 
Prima di quella lezione di guida. 
Adesso sua sorella Cloe non c'è più. E ogni giorno è così maledettamente difficile andare a scuola, sentir ridere gli altri, vedere la sua famiglia cadere a pezzi e sentire tutto il mondo urlarle in faccia che è colpa sua se Cloe è morta in un incidente d’auto. 
Adesso Petra è sola. Sola con un diario che inizia a riempire con pezzi di se stessa, dei suoi giorni senza Cloe, dei suoi problemi a scuola, della musica che le suona in testa, della mancanza che sente e della sua voglia di vivere anche per la sorella. 
Piano piano la rabbia si trasforma in voglia di cambiare, di far valere quella vita che le sembra fatta di nulla e renderla degna di essere vissuta anche per lei che non può più farlo, per Cloe. 
Niente feste sfrenate, niente più alcol o brutti voti a scuola, Petra vuole ricominciare a vivere. 
Sulla sua strada Petra incontra Lore che le fa riscoprire l’amicizia, quella vera inossidabile che vince su tutto, e Dario. 
Dario le fa capire che cos'è l’amore, la voglia di stare insieme e non lasciarsi mai, anche se tutto ripiomba nell’oscurità quando il passato del ragazzo rischia di mettere in discussione tutto quello che Petra ha costruito per tornare a vivere. 
 La scuola, l’amore, i problemi con i genitori, le delusioni, i traguardi e le conquiste. Un diario per ricominciare, per permettere a Petra di ritrovare il suo posto nel mondo e per far sì che ogni giorno sia come il primo giorno della sua nuova vita. 
Il romanzo di Giorgia Penzo arriva dritto al cuore di chi ha perso qualcosa e crede di essere sbagliato, di chi cerca il suo posto nel mondo e di chi si aggrappa alla speranza di riuscire a trovarlo. Per vivere la vita a pieno in tutta la sua straordinaria e bellissima complicatezza, ogni giorno come il primo giorno. 

RECENSIONE 

Non ci sei più, sorellina.L’odore di vaniglia se n’è andato; le tue magliette e i tuoi peluche sono spariti; i quaderni pieni dei ritagli di giornale dei tuoi cantanti preferiti non sono più sullo scaffale. La tua stanza ora è una camera d’albergo. 

Questo è un libro che consiglio a chi sta soffrendo, a chi ha sofferto, a coloro i quali sono in cerca di una speranza, di un’occasione per far affiorare un sorriso in mezzo a tanta nebbia.
Solo chi è stato scottato dal dolore può capire quanto in fondo riesca ad arrivare, quanto siano forti le sue radici e quanto possano riuscire a soffocare qualsiasi tiepida emozione. Petra lo sa bene: la sua è una vita fatta di tormenti, di disadattamento, che il più delle volte si è anche autoinflitta. D’altra parte, quando le persone non si accorgono di te, cosa si può fare se non virare e cambiare completamente rotta andando in contromano? Ma, a volte, si finisce per isolarsi ed essere i soli ad andare in quella direzione.

Quando, però, la vita le gioca un brutto scherzo, è messa con le spalle al muro: reagire e ricominciare come se fosse il primo giorno di una nuova vita, o mandare in frantumi quel poco che resta di sé stessa e di quelli che la amano?

Complice come sempre anche il destino, ma soprattutto la forza e la volontà, Petra stravolgerà la sua vita, supererà ostacoli che sembravano insormontabili e rimetterà insieme i pezzetti di sé stessa e della sua vita che credeva ormai carta straccia.

Ero Petra. Sono Petra. Sarò sempre Petra. Indipendentemente dal fatto che importi a qualcuno.

Un romanzo toccante e commovente, che parla di un percorso di rinascita e di redenzione.
Scritto sottoforma di diario, questo libro descrive i sentimenti con delle immagini evocative che toccano profondamente il lettore, il quale viene posto davanti a verità ed emozioni che sapeva esistere ma che non sarebbe mai stato in grado di esprimere così intensamente; si ha dunque la sensazione di essersi ritrovati, con sé stessi, con la protagonista, e anche con la scrittrice. Vi è un forte legame, un senso di solidarietà che permea l’intero libro e sfocia nel sentimento che più di tutti dovrebbe appartenere all’essere umano: l’umanità.

Una storia drammatica, ma anche romantica, cruda, ma anche un po’ favola. Tra duri colpi messi a segno dalla vita, Petra ne restituirà tanti altri al destino e riuscirà a trovare, non solo la sua strada, ma anche diverse persone disposte a intrecciare le loro, con la sua.

Chi aspetta l’alba è affamato di sicurezze. Ha paura che il sole non sorga, di rimanere solo, di non avere più tempo. Chi aspetta l’alba ha paura del buio, come me. Ma il buio mi ha anchedonato qualcosa di inestimabile: adesso so che suono fa un sogno quando si avvera. È quello del respiro leggero di Dario sulla mia pelle.

Un bacio a tutti e buone feste,

Marta





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