Il nostro blog ha partecipato al review party di “Forse la felicità” di Egidio Mariella e oggi è il mio turno di pubblicare la recensione.
Titolo: Forse la felicità
Autore: Egidio Mariella
Prezzo cartaceo: € 6.99
Prezzo ebook: € 0.00 (Kindle Unlimited)
Pagine: 271
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 10 giugno 2018
TRAMA
Non c'è spazio per i sogni, lo sa bene Alessio, che ha smesso di credere in qualunque cosa. Non c'è tempo per arrendersi, lo sa bene Luca, che al destino non intende concedere alcuna libertà. Sullo sfondo della loro amicizia si apre uno scontro che sembra non avere né vinti né vincitori, mentre sui ricordi sparsi nella loro casa di periferia si accumula, senza sosta, quel sottile strato di polvere, all'apparenza innocuo, ma in realtà destinato a soffocare anche ogni loro desiderio. Eppure i sogni non muoiono mai. A volte, semplicemente, passano di mano.
RECENSIONE
Luca non si lasciò sfuggire l’occasione. «Il mio ottimismo, contro il tuo perenne pessimismo. Il tuo non credere in nulla, che è da stupidi, contro il mio crederci sempre…» «… che è da stupidi lo stesso», aggiunse Alessio.
Devo dire che ho trovato questo romanzo bellissimo. Rispecchia alla perfezione svariati aspetti della società moderna: la paura di amare, l’effimerità dei sentimenti e di valori. L’aridità dell’umanità. Il disagio nel quale i giovani vivono senza sapere che direzione prendere, che futuro aspettarsi.
È una vicenda che narra di un’amicizia profonda tra Alessio e Luca. Uno pessimista e cinico, l’altro sorridente e positivo.
Alessio ha una personalità introversa e passa perlopiù il suo tempo a osservare le persone e il marcio che c'è al mondo, che percepisce in ogni più leggera sfumatura. È diventato molto abile a capire gli esseri umani, anche se qualcosa di molto importante sfugge anche a lui.
Luca continua imperterrito a guardare il mondo come se non fosse inospitale, degradante e povero di aspettative.
Una storia che mette in luce le manchevolezze di questa Italia e le difficoltà dei giovani che si affacciano al mondo, che provano a cercare un lavoro e che trovano molte più porte che gli si chiudono in faccia rispetto a quelle che si aprono.
Allora? Qual è l’atteggiamento giusto? Corazzarsi di indifferenza e sarcasmo o scacciare gli imprevisti con una risata e un “sarà per la prossima volta” ?
L’istinto gli riportava alla mente i migliori giorni dell’infanzia. Profumi, colori e suoni si alternavano vorticosamente tra i suoi ricordi, regalandogli emozioni mai più riprovate e ormai ben lontane nel tempo. Ripensare al bambino che non era più riuscito a essere, proprio quello che aveva abbandonato lungo la strada forse troppo presto, era una delle poche cose che ancora riuscivano a metterlo di buon umore.
Prevalente è il punto di vista di Alessio: nonostante si dia voce a tutti i personaggi che appaiono in questa storia, il libro è permeato dal pensiero cinico e poco fiducioso, che forse è lo stesso con cui la maggior parte dei ragazzi si guarda intorno.
Un libro di critica, di polemica, che nonostante tutto lascia un messaggio di speranza. Io l’ho trovato quel messaggio, in fondo a tutte le righe, in mezzo a esse, nel punto che segna la fine del romanzo, in qualcosa io ho avvertito la speranza. La speranza nel cambiamento.
Nonostante i temi toccanti e molto attuali, la narrazione non è lenta o poco disinvolta, al contrario è molto coinvolgente e il libro si lascia leggere che è un piacere.
Sicuramente si tratta di un romanzo davvero particolare, fuori dal comune e dagli schemi, molto acuto, scritto e strutturato davvero molto bene.
Mi ha coinvolta già dalle prime pagine e mi ha trascinato con sé per tutta la vicenda fino al commovente finale a sorpresa che avrò riletto una cosa come venti volte. Di questo finale non posso svelarvi troppo, perchè vi rovinerei il piacere della lettura, ma sappiate che è stata la perla finale che mi ha fatto arrivare l'intensità ultima di quello che è la vita.
Un romanzo scritto in maniera sublime, coinvolgente e interiorizzante. Conoscerete tante persone, ma vi affezionerete solo a chi lo merita, senza però disdegnare le vicissitudini degli altri. Un libro incentrato sull’amicizia più vera, sulla necessità di alcuni giovani di urlare e sulla constatazione che altri si sono insipidamente adattati a una strana epoca, che di moderno non ha nulla e che viaggia in contromano verso una mentalità retrograda e poco lungimirante.
Non sono diventata larga di manica, state tranquilli! Ho solo avuto molta fortuna ultimamente nel leggere diversi libri davvero ben fatti e quindi, nonostante il mio spirito critico DEVO dare assolutamente 5 stelline!
Spero di esservi stata utile.
Un bacio,
Marta
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