"IL BACIO DEL LAGO" DI SUNNY VALERIO - RECENSIONE

Buongiorno lettori!
Oggi vi voglio parlare di un thriller: “Il bacio del lago” di Sunny Valerio, e colgo anche l’occasione per ringraziare l’autrice che si è affidata a noi per una recensione.


Titolo: Il bacio del lago
Autrice: Sunny Valerio
Prezzo cartaceo: € 13,34
Prezzo ebook: € 5,99
Editore: 0111 Edizioni
Pagine: 238
Genere: Thriller


TRAMA

Una giovane famiglia felice vive tra la quiete delle montagne. E’ una domenica come tante, durante una gita all’incantevole lago di Santa Sofia, la piccola Brigitte scompare nel nulla. La bambina non viene mai ritrovata né viva, né morta. La vita dei suoi genitori è distrutta per sempre. La madre, Eva, ha perso la ragione e passa le sue giornate credendo di vedere ancora sua figlia. Roberto si prende cura della moglie con pazienza e devozione, aiutato da sua cugina. Vent’anni dopo, Roberto assume una ragazza per accudire Eva. La bellissima Anja è perfetta per questo ruolo e sorprende tutti per l’assurda somiglianza con la piccola Brigitte. Presto l’uomo si troverà sospeso tra l’amore paterno e il sentimento che per troppo tempo ha represso. Anja invece capirà da subito quanto sia legata a Brigitte; non è solo perché vive in casa sua e dorme nella sua stanza, la sogna, parla con lei e le inquietanti profezie di Eva la lasciano senza fiato. Deve scoprire la verità e sa che potrà farlo solo dove tutto è cominciato: al lago di Santa Sofia. Una travolgente storia d’amore impossibile, in cui macabri misteri e rancore porteranno alla fine o a un nuovo inizio di tutto.


RECENSIONE

Quando un lampo illuminò per una frazione di secondo l’intera camera, vide una donna, una figura spettrale, seduta sulla sedia che dondolava indisturbata. Aveva in grembo il carillon dal quale proveniva la sinfonia.

“Il bacio del lago” è un libro particolare. Mi ha lasciata un po’ perplessa su certi aspetti, ma non posso dire che non mi sia piaciuto, anzi.

La trama è innovativa, e sicuramente molto inquietante e caratterizzata dal giusto tocco noir, indispensabile per un thriller.
Ammetto però, che in particolare un dettaglio abbastanza importante sulla conclusione della vicnda lo avevo già intuito da metà libro e avevo nutrito dei sospetti anche su un altri aspetti, però meno significativi.

Penso che in un thriller ci debba essere la giusta attesa per la risoluzione dei misteri e che gli indizi debbano essere sparsi nella trama con un’attenzione tale da permettere al lettore di essere coinvolto nella vicenda, ma da non avere sospetti sulla sua conclusione, quindi il fatto che questo in una circostanza in particolare sia mancato, mi è dispiaciuto.

Il romanzo è scritto in terza persona e questa scelta non è sempre facile, perché il lettore potrebbe correre il rischio di restare ai margini dei sentimenti e dei pensieri dei protagonsti.
In realtà trovo che la narrazione rispecchi le esigenze espressive del libro. L’ho apprezzata tantissimo.

Le coincidenze erano terminate, non erano mai esistite. Un’altra figura veniva disegnata in ogni scena: la bambina sempre vicina a lei, Brigitte

È chiaro che il punto di vista principale è quello di Anja, che è la protagonista principale del libro, ma le scelte della Valerio permettono al lettore di essere collegato a tutti i personaggi e in un modo, giustamente parziale, si conoscono i sentimenti e i pensieri anche delle altre persone della storia, senza che ciò tolga spazio ad Anja: vi è un grande equilibrio nelle voci che vengono date ai singoli individui.

Inoltre il fatto che vi sia la terza persona narrante, attribuisce alla vicenda una visione super partes, e di conseguenza imparziale, che in un thriller è azzeccatissima.

Il lessico e lo stile sono davvero indovinati. Si tratta di uno stile elaborato, a tratti un po’ magniloquente, ma senza l’accezione negativa che gli si dà di solito: nell’atmosfera eterea e surreale che la scrittrice ha creato, lo stile da lei utilizzato è opportuno e il libro è scritto davvero bene. Grande merito alla scrittirice! 

L'ambientazione è la cosa che mi ha colpito maggiormente del romanzo, poichè è permeata di inquietudine, che viene smorzata dalla comparsa di personaggi quasi fiabeschi. Questo allenta la tensione e fa immergere il lettore in un modo surreale, quasi fantastico e allo stesso tempo lo confonde, perché non sa decidersi se credere alle apparenze o meno.

Ci sono momenti in cui ritirarsi appena in tempo ha conseguenze ben peggiori della vera lotta che falcia tutte le sue vittime.

La trama, come avevo già anticipato, è molto originale, anche se in alcune circostanze sembra essere un po’ slegata.

Il ritmo della narrazione è un po’ lento, soprattutto superata la metà della vicenda e nel finale sono poche le cose che sorprendono, e questi sono i difetti del libro.

Devo dire che nel complesso mi è piaciuto! È un libro diverso, nuovo, una storia che mi ha catturato, soprattutto per la scenografia dell'ambiente descritto.

Nella vicenda non mancano episodi inquietanti e misteriosi, e nemmeno le storie d’amore e soprattutto i dettagli macabri, a volte anche un po’ eccessivi, ma essendo un thriller non posso dire che questo sia un male!

Tre stelle e mezzo per questo libro!

Spero che la recensione vi sia stata utile,

alla prossima,

Marta





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