"LA TUA SECONDA VITA COMINCIA QUANDO CAPISCI DI AVERNE UNA SOLA" DI RAPHAËLLE GIORDANO - RECENSIONE

Buongiorno a tutti!
Oggi sono qui per parlarvi di un libro non recentissimo, ma che era da tanto che volevo leggere: “La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola”, volete saperne di più? Continuate a leggere la mia recensione.



Titolo: La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola
Autore: Raphaëlle Giordano
Editore: Garzanti
Prezzo cartaceo: € 14.36
Prezzo ebook: € 4.99
Pagine: 215
Genere: Romanzo Contemporaneo

TRAMA

Ci sono giornate in cui tutto va storto. È così per Camille, quando sotto un incredibile diluvio si trova con l'auto in panne e senza la possibilità di chiamare nessuno. Tutte le sfortune del mondo sembrano concentrarsi su di lei. Ma Camille non sa che quello è il giorno che cambierà il suo destino per sempre. Un uomo le offre il suo aiuto. Si chiama Claude, e si presenta come un «ambasciatore della felicità». Le dice che lui è in grado di dare una svolta alla vita delle persone. Camille sulle prime non dà peso alle sue parole. Eppure, riscoprire la bellezza delle piccole cose renderebbe tutto più facile: l'aiuterebbe ad andare di nuovo d'accordo con il figlio ribelle e a ritrovare la sintonia di un tempo con il marito. Così decide di ricontattare Claude e di seguire le sue indicazioni. Per liberarsi delle caratteristiche negative c'è ogni giorno un semplice esercizio da compiere, un piccolo passo alla volta: ripercorrere le sensazioni di un momento felice, guardarsi allo specchio e farsi dei complimenti, contare tutte le volte che ci si lamenta durante la giornata. A volte basta solo ringraziare per quello che di buono accade, dal profumo del caffè la mattina a una realizzazione personale. Camille comincia a mettere in pratica questi consigli, e intorno e dentro di lei qualcosa succede. Con il sorriso sulle labbra, non è più così difficile parlare con suo figlio e riscoprire con suo marito i motivi per cui si erano scelti. Ma c'è una cosa ancora più importante che Camille ha imparato. Non c'è felicità se non la si divide con qualcuno. Questo è davvero l'ultimo tassello per fare di ogni giorno un giorno speciale, di ogni istante un istante da ricordare.

RECENSIONE

“Wow!” è la prima espressione che mi viene in mente. Questo romanzo mi ha conquistata!
Camille è una donna che ha capito di poter essere “potenzialmente” felice, perché ha tutto per farcela, ma di non esserlo “in atto”. Non riesce ad essere felice al 100% , come se in fondo al suo cuore ci fosse qualcosa che la blocca, che le impedisce di realizzarsi, di vedere la vita sotto altre prospettive. Il suo sguardo negativo, rassegnato verso la vita le precludono delle possibilità, delle nuove strade.
Fino a che incontra Claude, che è…… un abitudinologo. E che le comunica che lei soffre di… un’abitudinite acuta…
Claude è un personaggio strano, stravagante che entra nella vita di Camille in punta di piedi, ma che alla fine la stravolge completamente.

Questo romanzo ci trasporta all’interno della rinascita di Camille, e in fondo se solo uno lo volesse potrebbe segnare un cammino di rinascita per ciascuno di noi.
Ho apprezzato molto la complicità con cui la scrittrice si rivolge al lettore, come se fosse solidale alla confusione che potrebbe generare Claude, con i suoi strani consigli, con la sua terminologia di psicologia avanzata mai sentita. Me la sono immaginata mentre scriveva il romanzo con un sorriso sornione figurandosi lo sgomento che avrebbe inizialmente creato nel lettore. Ed è proprio questa la parte vincente del romanzo: l’ironia e l’originalità! Se fosse stato un libro di quelli triti e ritriti in cui uno apprende pedissequamente come diventare zen, sarebbe stato l’ennesima storia che non avrebbe portato a nulla.

"Noi siamo quello che facciamo ripetutamente", diceva Aristotele.

Essere partecipi delle difficoltà di Camille, donna ordinaria che si ritrova in una vita matrimoniale che non l’appaga più, con un bimbo che spesso e volentieri prosciuga tutte le sue energie e con un lavoro che non gradisce e in cui viene discriminata in quanto donna, ci da un senso di fiducia in noi stessi e nel poter intraprendere un percorso simile. A volte leggere i libri dei maestri zen che hanno già trovato la pace interiore è molto fastidioso: sembra che la scalata sia improponibile.

Questo è un romanzo molto concreto in cui si vede come Camille, sia scettica, quanto lo sarebbe stato ognuno di noi, ma come grazie al suo mentore che le sta sempre a fianco riesca con piccoli passi, e quasi insignificanti progressi giorno dopo giorno a dare una svolta importante e significativa alla sua vita.


Tutto non è che cambiamento, non per evitare di essere, ma per diventare ciò che non si è ancora.

Ho adorato Claude: la sua persona pacata e le sue trovate allucinanti, ma piene di significato. È uno strambo, ma uno di quegli strambi che sanno il fatto loro.

Ma di fronte alle particolari esperienze che le farà fare Camille, sarà in grado di non tirarsi indietro e di continuare a fidarsi di quest'uomo che per lei è poco più di uno sconosciuto?

Mi è piaciuto davvero tanto, tanto, tanto! È scorrevole e divertente, ma non manca di sostanza.
Il giusto mix tra ironia e serietà, tra saggezza e leggerezza.
Trovo divertente il fatto che siano presenti diverse prove e dettagliate istruzioni su come intraprendere questo viaggio! Quindi per chi di voi vuole cambiare il proprio modo di guardare alla vita questo è il romanzo giusto per voi!

"Contro la roccia è sempre il fiume che vince, non con la forza, ma con la perseveranza." H.Jackson Brown.

Al termine della storia c’è addirittura un dizionario in cui sono descritti i vari termini “Claudiani” che incontriamo nel romanzo per renderci più facile la realizzazione del nostro cambiamento, oltre alle meravigliose citazioni, azzeccatissime e motivazionali che la scrittrice dissemina nel romanzo!

Una storia di rinascita: tra cadute rovinose, cambi di direzione e qualche ripensamento, alla fine la forza della vita, dell’amore e la fame di gioia e di appagamento personale riusciranno ad averla vinta sui mostri neri del pessimismo dell’autocommiserazione, dell’insicurezza e soprattutto sullo sguardo ottuso con cui si guarda la vita: come se esistesse soltanto una via possibile da percorrere.

La verità è che  non potrà mai controllare del tutto il corso delle cose, e rischia di sentirsi eternamente come un tappo di sughero sballottato da onde capricciose. 

Ve lo straconsiglio! Mi ha fatto sorridere, ma mi ha anche insegnato qualche perla di saggezza e una certa lungimiranza.

Spero di esservi stata utile, alla prossima!!!

Marta






4 commenti:

  1. L'ho letto ed è stata una lettura molto utile per me che sono sempre alla ricerca "del stare bene" lo consiglio senza dubbi. Ciao Marta

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    1. Anche per me è stato così!L'ho trovato davvero incoraggiante:)

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  2. Lo devo leggere assolutamente, perché sono sicura che mi potrà essere di aiuto per superare un momento difficile della mia vita. Grazie Marta per le tue sempre bellissime recensioni. Chiara

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    1. Grazie a te Chiara, che ci segui e grazie per i tuoi complimenti.
      A presto!

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