"LA PROSSIMA PERSONA CHE INCONTRERAI IN CIELO" DI MITCH ABOM - RECENSIONE

Buongiorno lettori,
mi scuso per non aver pubblicato venerdì come vi avevo promesso, ma sul nostro profilo è in corso un giveaway e volevamo dare la precedenza a quello senza pubblicare troppi articoli, che gli potessero togliere priorità.
Bando alle ciance, veniamo alla recensione. Oggi parliamo di: “La prossima persona che incontrerai in cielo” di Mitch Albom.
Questo romanzo edito Sperling&Kupfer, è il libro che la casa editrice ha pubblicato recentemente e che ha conquistato diversi lettori. Continuate a leggere per scoprire se potrebbe incantare anche voi.




Titolo: La prossima persona che incontrerai in cielo
Autore: Mitch Albom
Prezzo cartaceo: € 16.50
Prezzo ebook: € 9.99
Editore: Sperling&Kupfer
Pagine: 192 
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 26 marzo 2019

TRAMA

La vita, si sa, non è un rettilineo che scorre all'infinito senza scosse e senza ostacoli; prima o poi, il destino si rivela nei suoi risvolti più ardui e tortuosi. Ma non è neppure un viaggio solitario e accidentale: il nostro cammino è costellato di incontri, di altre rotte che intrecciano e accompagnano la nostra in maniera non casuale, anche quando non ne siamo consapevoli. Siamo un breve tratto di una grande mappa, uno snodo di trama in un intreccio di storie. Siamo la parte minuscola ma indispensabile di un disegno che ci sfugge. Da bambina, Annie è stata protagonista involontaria di quello che molti hanno definito un miracolo: salvata da un incidente fatale grazie all'atto eroico di un uomo che ha dato la vita per lei. Ma quell'episodio l'ha segnata profondamente, nel corpo e nell'anima. Le è costato tanto trovare il suo posto nel mondo e accettare se stessa, senza sentirsi sbagliata. Finché, quando crede di stringere finalmente in pugno la felicità, una catena ineluttabile di eventi la strappa a questa vita. Ora il viaggio di Annie continua verso il Cielo. E proprio in questa nuova parte del cammino si ripetono cinque degli incontri che più hanno segnato la sua esistenza. Ognuna delle cinque persone che ritrova le farà a suo modo capire come nulla sia stato vano, e quanto ogni attimo terreno da lei vissuto sia stato importante - per lei stessa e per chi l'ha conosciuta. Perché tutto ciò che facciamo lascia un segno nelle vite degli altri, e ognuno di noi conta nel disegno più grande che ci unisce. Basterebbe solo alzare gli occhi e abbracciare con lo sguardo quell'orizzonte dove ogni fine sfuma in un principio e ogni singolo si fonde con un tutto che lo illumina.

RECENSIONE

Sapete cos'è a provocare il vento? L'incontro tra alta e bassa pressione. Il caldo che incontra il freddo. Il cambiamento. Il cambiamento provoca il vento.

“La prossima persona che incontrerai in Cielo” è un viaggio. Il viaggio di Annie. Il viaggio di ognuno di noi.
Mediante la sua ascesa in cielo, attraverso un Paradiso anticonvenzionale, Annie ci guiderà dentro sé stessa, all’interno della sua vita, dei suoi traumi e all’interno di altre persone, perché quello che questo libro vuole insegnarci è che siamo tutti collegati. Siamo tutti umani, dotati di turbamenti, sentimenti, disagi e paure che si specchiano negli occhi del prossimo.

Non esiste una storia che stia in piedi da sola. Le nostre vite si connettono come i fili di un telaio, intrecciandosi in modi a noi sconosciuti.

Una storia la cui saggezza dimostrerà come ogni cosa bella, brutta, gioiosa o triste, scateni una serie di eventi, che senza l’esistenza della prima circostanza, non potrebbero accadere, impedendo la realizzazione di tanti avvenimenti a catena, fondamentali per la vita di qualcuno. Questo libro non si ispira a nessuna religione: lo scrittore descrive un Paradiso soggettivo, che si adatta a ciascun individuo e questo permette di empatizzare con l’intreccio, chiunque ne sia il lettore: ateo, cattolico, musulmano…
Lo scrittore non ci rende partecipe delle sue convinzioni, lasciando a noi la libertà di credere in ciò che vogliamo, ma ci mostra un nuovo modo di guardare alle cose, anche a quelle brutte.

Ci insegna, che persino un ritardo, o una scelta banale, che compiamo senza nemmeno pensarci e senza soppesare il suo valore nel modo, in realtà ne ha uno enorme, perché quel nostro gesto condizionerà inevitabilmente la vita di altre persone, anche apparentemente distanti da noi.

Il libro non dispensa morali patetiche e non si fa portatore di valori totalizzanti, anzi, fa sentire la persona all’altezza, perfetta così com’è, perché se fosse diversa, se avesse agito diversamente, al mondo le cose sarebbero andate in un altro modo, e invece dovevano andare proprio così, e sono andate così grazie anche agli errori che gli esseri umani compiono in quanto umani.

«Questo è il cuore con cui nasciamo, Annie. È piccolo e vuoto perchè non ha vissuto alcuna esperienza.»[...]«Questo è il cuore con cui moriamo. Dopo le persone che abbiamo amato, dopo tutte le nostre perdite. È più grande, vedi?»

La vita non ci appare come un’esperienza in cui dobbiamo essere generosi, amorevoli, compassionevoli, ma piuttosto come una lezione. Attraverso la vita e l’ascesa in cielo Annie, e noi con lei, impareremo dai nostri errori, e non li odieremo più e non ci detesteremo più per averli compiuti perché sono serviti a portare tutti noi dove siamo oggi e dove saremo domani.

«Al mondo non esistono nullità e non ci sono errori.»

Annie incontrerà cinque persone in cielo che le apriranno gli occhi sul suo destino e su quello degli altri e su come davvero la vita ci unisca tutti, anche quando non ce ne rendiamo conto.

Una narrazione incalzante e commovente, che elargisce saggezza ad ogni parola, assieme alla trama originale e al lessico sublime fanno di questo libro un piccolo gioiello.

Soltanto verso il concludersi della storia si percepisce la profonda fede dello scrittore, e credo che fosse suo intento proiettare chi legge lontano dalla vita terrena e mandare un messaggio di ottimismo. Per mie convinzioni personali, opposte a quello dello scrittore, con me non ce l’ha fatta e mi è restata una leggera malinconia, perciò sono convinta che sia un libro per tutti - perché le lezioni di vita che insegna sono eccezionali- ma che sia particolarmente indicato per chi coltiva una profonda fede religiosa. 



Vi mando un bacione!

Alla prossima,
Marta








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