"36 DOMANDE PER FARTI INNAMORARE DI ME" DI VICKI GRANT - RECENSIONE

Buon pomeriggio lettrici!

Oggi voglio parlarvi di un romanzo, uscito da pochi giorni, che mi ha incuriosito subito dalla trama. Uno young adult molto particolare dal titolo "36 domande per farti innamorare di me" di Vicki Grant. Sarà riuscito però nel suo intento, conquistandomi completamente? Continuate a leggere la recensione per scoprirlo.


Titolo: 36 domande per farti innamorare di me
Autore: Vicki Grant
Editore: Mondadori
Prezzo cartaceo: €16.90
Prezzo ebook: €7.99
Pagine: 290
Genere: Young adult

TRAMA

Hildy ha diciotto anni e frequenta l'ultimo anno di liceo. Di buona famiglia, è una studentessa modello fin troppo rispettosa delle regole.
Paul ha quasi diciannove anni, non ha un lavoro fisso ed è meravigliosamente sfrontato e intrigante. Hildy e Paul non si conoscono e appartengono chiaramente a mondi distanti anni luce. È probabile che non si sarebbero mai incontrati se non avessero deciso di partecipare, ognuno per le proprie ragioni, a un esperimento organizzato dal dipartimento di psicologia dell'università. Una ricerca che si propone di rispondere a un quesito semplice quanto ambizioso: può l'amore - sentimento nobilissimo e raro di cui grondano romanzi, film e canzoni pop - essere "pilotato" se non addirittura costruito a tavolino? Per capirlo, Hildy e Paul (vedi alla voce cavie) dovranno rispondere insieme a un questionario di 36 domande.
Di risposta in risposta, alternando le risate ai pianti e passando attraverso arrabbiature, segreti inconfessabili, bugie, fughe improvvise e ritorni inaspettati potrebbero accorgersi che forse, al di là delle loro evidenti differenze, qualcosa di profondo li unisce. Che si tratti di quella cosa che inizia per A di cui tutti sembrano andare in cerca?

RECENSIONE

Purtroppo questo romanzo non è riuscito a fare breccia nel mio cuore. Dopo aver letto la trama ed esserne rimasta entusiasta, mi sono gettata a capofitto nella storia, purtroppo però la struttura del romanzo non è riuscita a tenermi incollata alle pagine. 
Lasciate però, che vi racconti un pochino la storia.
I nostri protagonisti Paul e Hildy si incontrano per la prima volta dopo aver accettato di partecipare ad un'esperimento, creato da un dottorando dell'università di psicologia. Questo esperimento vuole scoprire se tra le coppie di candidati prescelti potrebbe nascere l'amore dopo aver risposto rispettivamente a 36 domande che spaziano su più generi. 
L'idea della Grant è molto buona. Decidere di focalizzarsi sulle domande può essere un elemento perfetto ed originale per costruire un romanzo. Ed è stato proprio questo che mi ha incuriosita.
Paul e Hildy si trovano quindi nella stessa stanza per porsi le domande del questionario. Sin dalle prime pagine conosciamo una Hildy veramente bizzarra. La sua parlantina stordirebbe chiunque, porta un cappotto pesante perché ha sempre freddo, ha con sé un sacchetto con all'interno un pesce per il fratello Gabe ed è simpatica, ma a tratti anche molto insicura. Decide di partecipare all'esperimento perché ama la psicologia e vuole mettersi alla prova. A differenza di Paul che decide di partecipare solo per soldi, è scontroso e per niente interessato alle domande. Pensa solo a disegnare e risponde senza mettersi in gioco. Sono però due opposti che si attraggono. Se Hildy è decisa nell'aprirsi, Paul si chiude a riccio, se lei prende la cosa estremamente sul serio, lui non lo fa per niente...

HILDY: Ho come l'impressione che nel tuo mondo contino solo l'aspetto fisico e i soldi.
PAUL: Nel mio mondo. Mentre nel tuo mondo... fammi indovinare, quello che conta davvero sono i valori spirituali.
HILDY: Fra le altre cose. 
PAUL: Be', buon per te. In tutta sincerità, non ho tempo per queste stronzate. E a proposito di tempo, se vuoi leggere le domande, fallo, altrimenti continuo io.

Durante l'esperimento i due si continuano a stuzzicare, finché Hildy arrabbiata lancia il suo pesce addosso a Paul e se ne va, senza terminare le domande. Non finirà così però, perché Paul riuscirà a ritrovarla e forse potranno concludere l'esperimento una volta per tutte.
La cosa che mi ha disturbato maggiormente nel romanzo è stata l'impostazione delle domande.
Come potete vedere dalla foto l'autrice ha deciso di creare una sorta di "copione" che sicuramente è veloce da leggere, ma non trasmette assolutamente nulla al lettore. Non ci sono emozioni, non si ha ben chiara la situazione e quello che sta accadendo tra i nostri protagonisti. Non mi è piaciuto proprio per niente. Avrei preferito che venisse descritta una scena normale, così da riuscire a emozionarmi e farmi immergere ancora di più nella storia.
Quest'impostazione avviene solo per quanto riguarda le domande e non riesco a capacitarmi del perché la parte più importante della storia venga trattata nel peggiore dei modi.
Le domande che vengono poste sono interessanti e variano dall'essere profonde all'essere più divertenti e più leggere.
Anche quando l'autrice ci parla dei problemi della nostra Hildy con la sua famiglia e di un segreto che lei stessa inconsapevolmente ha svelato, lo fa attraverso la stessa impostazione e rende tutto più noioso. Per questo motivo mi chiedo: Perché?! Perché decidere di stabilire questa scaletta e di utilizzarla per la maggior parte del romanzo? 

Smetterei di preoccuparmi ossessivamente di tutte le cose negative che potrebbero succedere se faccio una determinata cosa e mi concentrerei invece sulle possibili conseguenze positive. Voglio essere il tipo di persona che si butta senza paura. 
Ragazze, mi dispiace dovervi dire che di questo romanzo non mi è rimasto assolutamente nulla. Peccato perché come vi ho già detto l'idea dell'autrice non era male, ma il tutto si è rivelato banale e noioso. Ovviamente se voi preferite leggere un romanzo impostato in questo modo allora sicuramente farà al caso vostro!
A mio avviso "36 domande per farti innamorare di me" merita solo 2 cuoricini. 
Avete letto la storia? Cosa ne pensate?

Vi mando un bacio,
Erica














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